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ACUTO

Gruppo Pubblico attivo 11 anni, 9 mesi fa

L’angolo delle “domande spalancate”. Ovvero delle domande assurde, di quelle senza risposta, di quelle che sfidano ad avanzare una risposta, di quelle che fanno scoppiare una risata, di quelle che fanno venir voglia di rilanciare con altre domande. Tutto questo ed altro ancora per i partecipanti del corso di Acuto.

Che cos’è la FIDUCIA ? (4 articoli)

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  • Immagine Avatar fabrizio maria colombo ha scritto 13 anni, 7 mesi fa:

    Che cos’è la FIDUCIA ? Condividiamo tutti lo stesso significato di questa parola ? Vi propongo una riflessione tematica partendo dal seguente testo:
    ”FIDUCIA – Aspettativa fallibile (e percepita come tale) che l’altro non mi tradirà, che nell’altro troverò me stesso, non nel senso di un Io monologico e ripetitivo ma nel senso di un confronto multiforme tra posizioni esistenziali tutte ugualmente disponibili – nel senso cioè di un’identità plurale. La fiducia va messa in contrasto da un lato con la speranza, che si limita ad approvare un esito futuro (a farne oggetto di desiderio) senza però impegnarsi nei confronti della sua realizzabilità, e dall’altro con la fede, che si impegna invece in modo assolutamente certo (chi ha dubbi sa che la sua fede è in pericolo).
    La fiducia può essere contraddetta: l’altro può tradirmi, e se lo farà la mia stessa soggettività, quel che io sono, ne soffrirà gravemente. Io so tutto questo, eppure mi fido, devo fidarmi, perché l’unica eventualità peggiore del tradimento è che non mi fidi affatto, di nessuno, nel qual caso la mia soggettività non sarebbe soltanto danneggiata ma distrutta, ridotta a pura schizofrenia. (…) La fiducia struttura il rapporto esistente tra i personaggi della nostra molteplicità interna, dandogli il carattere di una continua tensione, di una continua (fiduciosa) attesa, come quella della ballerina che, sospesa in un balzo, attende con fiducia di atterrare sulle punte. E struttura anche la comunità, che è tale (e non un semplice aggregato di individui tra loro indifferenti) proprio in quanto esiste fra i suoi membri un rapporto fiduciario – non di tutti con tutti, ma di ciascuno con qualcuno”
    (Ermanno Bencivenga, Parole che contano, Milano, Mondadori, 2005, pp. 83-84).

  • Immagine Avatar Simona Galla ha scritto 13 anni, 7 mesi fa:

    Ciao Fabri!! Che temone! Io ci provo…
    Ecco una possibile definizione: la fiducia è assenza di difese.
    Essere fiducioso è come poter pensare di affrontare qualsiasi cosa avendo gli strumenti necessari.
    La fiducia allora come può essere un’attesa “fallibile”?? Come si fa a essere consapevoli che è una condizione che “può essere contraddetta dall’altro”?? Allora non è fiducia! Forse è una condizione in cui si prova a… o si tenta di….
    Il pre-requisito della fiducia è “andarci piano?”
    Non so, credo che sia una condizione molto più profonda, un atteggiamento verso la vita ben radicato. Non sono convinta che la fiducia che “si costruisce nel tempo” sia vera fiducia… Credo piuttosto che sia uno stato di allerta e di attesa che “accada qualcosa”.
    Forse chi ha fiducia ha fiducia e basta e (poveretto lui/lei) non si aspetta proprio un trattamento diverso da quello che da all’altro. Se mi fido, mi affido.
    E se dovessi parlare di me… fiducia non l’ho mai veramente avuta in nessuno. Chissà… forse non mi è andata bene con la fiducia di base di cui parla Winnicott. Quel momento della vita infantile in cui ci si percepisce accolti dall’ambiente circostante. Se non ci sono traumi tali da compromettere questa sensazione positiva, il bambino sarà un uomo più sicuro e meno soggetto a stati depressivi o nevrotici. Ora, non voglio certo dire che sono depressa o nevrotica (vi lascerò il mistero…) ma… i conti mi pare di doverceli fare tutti i giorni.
    Che dire ancora? La fiducia mi sembra un po’ un’ideale rassicurante, forse momentaneo e illusorio. Se poi l’anima s’infrange nel contatto col mondo, sarà il mondo stesso a offuscarsi per sempre ai nostri occhi. Alla fine si resta ciechi… La cecità diventa in pratica la fonte di sopravvivenza numero uno, il principio che muove il cosmo! Tante cose non potrebbero coesistere se si vedessero reciprocamente e la cecità rende possibile che stiano una accanto all’altra.
    … Allegria!!

  • Immagine Avatar fabrizio maria colombo ha scritto 13 anni, 6 mesi fa:

    Ciao Simona, ti ringrazio per la risposta e riprendo i tuoi pensieri…“se mi fido mi affido”… per me fidarsi ha il duplice significato di donare e ricevere fiducia, solo quando si verificano queste due condizioni la fiducia è “assenza di difese”. La vera fiducia “non si costruisce nel tempo”, una persona mi ispira fiducia guardandola negli occhi, ascoltando la sua voce, ma la fiducia può essere contraddetta dal tradimento e allora in questo senso la considero come “aspettativa fallibile”. Non so quanto la fiducia sia condizionata dalle esperienze dell’infanzia, però vivendo ci fidiamo (consapevolmente o no) dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo, quindi la fiducia non può essere solo un’ideale rassicurante e momentaneo. Prima di bere un bicchiere d’acqua a tavola potrei svolgere una scrupolosa analisi chimica, ma come mi comporterei se in un deserto incontrassi una persona sconosciuta, disposta a sacrificarsi per condividere l’ultima goccia d’acqua della sua borraccia? L’acqua potrebbe essere avvelenata, ma se rifiutassi potrei ferire profondamente chi con fiducia mi stava offrendo la possibilità di dissetarmi. La fiducia è alla base delle nostre relazioni con il mondo e troppo spesso ci focalizziamo esclusivamente sul nostro stato di sicurezza: perchè non riflettere sulla fiducia che ci viene offerta con un semplice gesto dalle altre persone e da tutto ciò che nel mondo ci circonda ?
    Saluti a tutta la comunità, a presto.

  • Immagine Avatar m.capellino ha scritto 13 anni, 6 mesi fa:

    Non so se è stata la fiducia o i tentativi o una risposta “magica” alla richiesta d’aiuto ma ce l’ho fatta.
    Salve Acuti!
    Allora, la fiducia, bel tema.
    Bencivenga è sempre interessante e complesso nelle sue definizioni e mi ci ritrovo.
    Anche per me c’è questa duplicità di aver fede nell’altro sperando che non mi tradisca, ma non ci metto la paura in questo, bensì proprio la fallibilità che è estremamente umana; e il tradimento può avvenire a diversi livelli e forse è maggiore quanto più forti sono le difese o le attese ideali nei confronti dell’altro
    L’accettare il dono dell’altro con un atteggiamento progressivo di apertura e di possibilità credo ci permetta di avvicinarci un po’ per volta e di fidarci l’uno dell’altro.
    A presto sentirvi