Che cos’è la FIDUCIA ? Condividiamo tutti lo stesso significato di questa parola ? Vi propongo una riflessione tematica partendo dal seguente testo:
”FIDUCIA – Aspettativa fallibile (e percepita come tale) che l’altro non mi tradirà, che nell’altro troverò me stesso, non nel senso di un Io monologico e ripetitivo ma nel senso di un confronto multiforme tra posizioni esistenziali tutte ugualmente disponibili – nel senso cioè di un’identità plurale. La fiducia va messa in contrasto da un lato con la speranza, che si limita ad approvare un esito futuro (a farne oggetto di desiderio) senza però impegnarsi nei confronti della sua realizzabilità, e dall’altro con la fede, che si impegna invece in modo assolutamente certo (chi ha dubbi sa che la sua fede è in pericolo).
La fiducia può essere contraddetta: l’altro può tradirmi, e se lo farà la mia stessa soggettività, quel che io sono, ne soffrirà gravemente. Io so tutto questo, eppure mi fido, devo fidarmi, perché l’unica eventualità peggiore del tradimento è che non mi fidi affatto, di nessuno, nel qual caso la mia soggettività non sarebbe soltanto danneggiata ma distrutta, ridotta a pura schizofrenia. (…) La fiducia struttura il rapporto esistente tra i personaggi della nostra molteplicità interna, dandogli il carattere di una continua tensione, di una continua (fiduciosa) attesa, come quella della ballerina che, sospesa in un balzo, attende con fiducia di atterrare sulle punte. E struttura anche la comunità, che è tale (e non un semplice aggregato di individui tra loro indifferenti) proprio in quanto esiste fra i suoi membri un rapporto fiduciario – non di tutti con tutti, ma di ciascuno con qualcuno”
(Ermanno Bencivenga, Parole che contano, Milano, Mondadori, 2005, pp. 83-84).