Non so se ti riferisci al silenzio ”in assoluto”, o come ”cosa”…comunque esiste la ”pratica del silenzio” che in molte religioni è intesa come ricerca interiore. Andare alla ricerca del silenzio può sembrare un compito difficile, per un musicista silenzio è ”sospensione del suono”…per ascoltare…gli altri e se stessi. Allora forse il silenzio non lo potrai toccare, è quasi uno ”spazio dell’ascolto”…ma rimane soggettivo oppure possiamo condividere l’esperienza del silenzio ? E forse ci sono diversi silenzi che incontriamo nella vita e quasi non ce ne accorgiamo, silenzi gioiosi, silenzi tristi o dolorosi, silenzi imbarazzanti, silenzi insolenti e dispettosi !
La mia stessa esistenza non può essere silenzio. Quando vivo il mio battito del cuore, il mio pensiero sono ”suoni ”, il mio esistere è vibrazione, non silenzio.
I silenzi che incontriamo nella vita ritengo invece siano spazi, che ognuno di noi può interpretare, cioè riempire di significato; condividere un silenzio senza imbarazzi presuppone un’estrema intimità, una forma di comunicazione particolare, senza parole.
Che cos’è il silenzio ?
Soprattutto, esiste?
Non so se ti riferisci al silenzio ”in assoluto”, o come ”cosa”…comunque esiste la ”pratica del silenzio” che in molte religioni è intesa come ricerca interiore. Andare alla ricerca del silenzio può sembrare un compito difficile, per un musicista silenzio è ”sospensione del suono”…per ascoltare…gli altri e se stessi. Allora forse il silenzio non lo potrai toccare, è quasi uno ”spazio dell’ascolto”…ma rimane soggettivo oppure possiamo condividere l’esperienza del silenzio ? E forse ci sono diversi silenzi che incontriamo nella vita e quasi non ce ne accorgiamo, silenzi gioiosi, silenzi tristi o dolorosi, silenzi imbarazzanti, silenzi insolenti e dispettosi !
La mia stessa esistenza non può essere silenzio. Quando vivo il mio battito del cuore, il mio pensiero sono ”suoni ”, il mio esistere è vibrazione, non silenzio.
I silenzi che incontriamo nella vita ritengo invece siano spazi, che ognuno di noi può interpretare, cioè riempire di significato; condividere un silenzio senza imbarazzi presuppone un’estrema intimità, una forma di comunicazione particolare, senza parole.